Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

(18 – 25 gennaio)

IN ORIENTE ABBIAMO VISTO APPARIRE LA SUA STELLA …

Dire che oggi viviamo in un mondo di sofferenza, di affanni, di preoccupazioni è dir poco.  Le divisioni, l’egoismo, l’appiattimento, la mancanza di dialogo, la mancanza di empatia, la mancanza di stupore fanno da padroni. La fede attraversa un periodo di crisi nella nostra vita e nelle nostre società, perché è scomparso il desiderio di Dio. “Regna  il sonno dello spirito. Ci accontentiamo di vivere alla giornata, senza interrogarci su che cosa Dio vuole da noi. Gesù, dopo l’Ultima Cena, ha pregato per i suoi, “perché tutti siano una sola cosa” (Gv 17,21)». È il suo testamento spirituale. Egli non ha comandato ai discepoli l’unità, ha pregato il Padre per noi, perché fossimo una cosa sola. Ciò significa che non bastiamo noi, con le nostre forze», a mantenere unita la Chiesa, l’unità è anzitutto un dono, è una grazia da chiedere con la preghiera. Gli squilibri di cui soffre il mondo si collegano con quel più profondo squilibrio che è radicato nel cuore dell’uomo. L’unità può giungere solo come frutto della preghiera. Ma noi ci siamo scordati di alzare lo sguardo verso il Cielo. Siamo privi della nostalgia di ciò che ci manca. Nostalgia di Dio.  (dall’omelia dell’Epifania di papa Francesco). Viviamo chiusi, divisi e pensiamo che “gli altri” debbano cavarsela da soli. Abbiamo però visto e constatato, soprattutto in questo periodo di pandemia, quanto sia importante collaborare, lavorare insieme occuparci di tutta l’umanità e del creato intero. Rispettare e amare gli altri vuol dire rispettare e amare noi stessi, vuol dire sentirci fratelli che costituiscono una sola famiglia, vuol dire fare la volontà di Dio , Padre comune. “Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo», così dicono i magi, che vengono da posti diversi; probabilmente a loro si uniscono altri nel loro cammino, alla ricerca del Salvatore. Camminano insieme perché nel loro cuore, nel cuore di ognuno, c’è una piccola luce: il desiderio di migliorare, di alimentare la loro vita di fede, di non appiattirsi nella consuetudine. Camminano insieme anche se non si conoscono. Cercano Colui che è nato. È Lui che ci tiene uniti. È la grande stella di salvezza che ci attira, riaccende i nostri cuori e ci guida verso un mondo di luce e di gioia se solo sapremo rimanere uniti tra noi e, insieme, sia pure con le nostre diversità, continueremo il nostro viaggio di ricerca.

Avviso: per la settimana sono previsti due incontri di preghiera:

–  il 21 gennaio alle 18.30 online. Chi è interessato può partecipare in presenza. Ci collegheremo online dalla CAPPELLINA INVERNALE della nostra parrocchia. 

il 25 gennaio alle 18.30 in presenza a Sant’Agostino, in via Mambro.

A cura di Adriana Polito del gruppo missioni ed ecumenismo