Il modo consueto di ricevere la Comunione deponendo la particola sulla lingua rimane del tutto conveniente e i fedeli potranno scegliere tra l’uno e l’altro modo. Il fedele che desidera ricevere la Comunione sulla mano presenta al sacerdote entrambe le mani, una sull’altra (la sinistra sopra la destra) e mentre riceve con rispetto e devozione il Corpo di Cristo risponde “Amen” facendo un leggero inchino. Quindi davanti al sacerdote, o appena spostato di lato per consentire a colui che segue di avanzare, porta sulla bocca l’ostia consacrata prendendola con le dita dal palmo della mano. Ciascuno faccia attenzione di non lasciare cadere nessun frammento. Si raccomandi a tutti, in particolare ai bambini e agli adolescenti, la pulizia delle mani e la compostezza dei gesti, anch’essi segno esterno della fede e della venerazione interiore verso l’Eucarestia. (C.E.I. La Comunione Eucaristica n. 2. 4. 5, 19 luglio 1989)
Fermo restando la possibilità di ricevere la Comunione sulla lingua, che nella prassi della Chiesa rimane sempre il modo primario con cui ricevere la Santa Comunione, (in questo tempo è ancora raccomandata la comunione sulla mano) chi vuole accostarsi alla Santa Comunione ricevendola sul palmo della mano, per rispetto e adorazione verso l’Eucarestia, deve attenersi scrupolosamente alle seguenti indicazioni:
1. Le mani devono essere pulite e sanificate. Non si tengano in mano fazzoletti. La mascherina si abbassa prima di arrivare davanti al sacerdote.
2. Il fedele tende tutte e due le mani verso il sacerdote tenendole bene aperte e ponendole una sull’altra (mano sinistra sopra).
Entrambe le mani devono esprimere un gesto di accoglienza, non possono restare appoggiate al corpo ma devono essere protese verso il sacerdote.
3. Ricevendo il Corpo del Signore il fedele risponde dicendo “Amen” e fa un inchino con il capo in segno di rispetto.
Non si prende l’Ostia dalle mani del sacerdote ma la si riceve sul palmo della mano. L’Ostia non si stringe tra le mani e non si spezza per nessun motivo prima di ingerirla. Non si risponde “grazie” ma “Amen”. L’”Amen” è una professione di fede, vuol dire “credo”, “è realmente così”. Se la particola cade a terra la raccoglie il sacerdote.
4. Rimanendo davanti al sacerdote o spostandosi poco a lato, con la mano che è sotto, si prende la Particola consacrata e devotamente si porta alla bocca.
Non si porta alla bocca l’Ostia mentre si cammina. Tornando al posto si deve evitare di disturbare il sacerdote e i fedeli che sono ancora in fila. Non sono necessari segni di croce o altri gesti prima o dopo aver ricevuto la Comunione. non è mai lecito baciare il Pane consacrato, in ragione della sua suprema santità.
5. Qualora sulla mano rimanessero frammenti anche piccoli di Ostia, devono essere ingeriti e non gettati a terra perché sono comunque il Corpo del Signore. E’ quindi doveroso verificare ogni volta che si riceve la Santa Comunione che non vi siano frammenti sul palmo della mano.