Dal Vangelo di Giovanni 6, 51-58
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita….».
L’ETERNO GRAZIE AL PADRE
O
ggi celebriamo la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù. E’ il suo memoriale, cioè la celebrazione di un fatto storico preciso: la sua morte e risurrezione in cui possiamo entrare in punta di piedi ogni volta che celebriamo la Messa. E’ come tuffarci nell’acqua del mare che esiste da milioni di anni eppure presente anche oggi e di cui possiamo goderne i salutari benefici. “Fate questo in memoria di me” significa quindi non soltanto ricordare, ma molto di più e cioè partecipare al mistero e goderne i benefici di salvezza che produce per te e per tutto il mondo. Noi siamo salvati perché partecipiamo al mistero della morte e risurrezione di Gesù che si attua ogni giorno per noi e per gli uomini di ogni tempo e di ogni luogo della terra, attraverso la celebrazione della Messa. I raggi del sole che è Cristo ci raggiungono e ci guariscono. Che forza l’Eucaristia, questo grazie che raggiunge il Padre e scende in noi ricreandoci uomini e donne nuove, secondo il Vangelo! Gesù ci salva cioè ci guarisce dal male che si concretizza in tutto ciò che porta al buio del cuore: gelosia, invidia, rabbia, vendetta, violenza, isolamento, tristezza, inquietudine, mancanza di fede, ecc… Noi crediamo fermamente che nella santa Eucaristia, nelle grandi basiliche o nelle piccole chiese di campagna o di periferia si attua oggi il mistero della salvezza. Dovunque c’è un altare, un po’ di pane e vino e un ministro consacrato che pronuncia le parole che Gesù disse nell’ultima cena, lì si rinnova lo stesso sacrificio di Cristo sulla Croce, la sua morte e la sua risurrezione. La Messa, memoriale della Pasqua di Cristo attualizza l’evento salvifico ed è luogo teologico privilegiato per fare vera comunione con Cristo, con il suo corpo donato e il suo sangue versato. E’ l’Eucaristia che ci sostiene nel pellegrinaggio della vita, come persone e come comunità. E’ il pane disceso dal cielo e dato a noi come pane dei viandanti, per il nostro cammino nel tempo, in preparazione all’eternità.
Don Marco