Il battesimo è il primo grande evento nella vita di una persona. E’ l’ingresso nella vita cristiana, si diventa figli di Dio e figli della Chiesa. E’ una vera rinascita dove vengono perdonati i peccati, specialmente il peccato originale. Nel caso del battesimo di un/una neonato/a è anche un momento sociale, un’occasione per presentare il piccolo a tutta la famiglia, alla comunità cristiana e agli amici. Si può celebrare a qualunque età. Quando si può fare il battesimo? Si può celebrare in qualunque momento dell’anno in particolare il tempo di Pasqua. Sarebbe bene evitare il tempo di Quaresima essendo dedicato alla penitenza. Nella nostra parrocchia esiste una “equipe battesimi” che si dedica alla preparazione del rito del battesimo e ad una adeguata catechesi. I documenti per il battesimo: per il battesimo in particolare servono 3 tipi di documenti: la domanda di richiesta del battesimo Si tratta di un modulo precompilato che si trova in segreteria parrocchiale; il certificato di nascita del bambino Se non lo si ha già, si può tranquillamente trovare nel proprio comune di residenza e dove è stato il bambino è stato registrato alla nascita; l’attestato di idoneità del padrino e madrina È uno dei documenti più importanti per il mondo ecclesiastico. L’attestato serve per assicurarsi che il padrino o la madrina scelta siano cattolici e abbiano ricevuto i sacramenti del battesimo, della Comunione e della Cresima, fondamentali per ricoprire un ruolo simile. Questa figura è particolarmente importante perché dovrà essere una sorta di guida durante la crescita del bambino, dovrà consigliarlo e seguirlo nel percorso religioso. Per questo è fondamentale che siano dei credenti osservanti: solitamente si sconsiglia di scegliere persone divorziate, conviventi e persone sposate con il solo rito civile. Il rito del Battesimo: come funziona? Durante la cerimonia il padrino o la madrina devono stare ai posti a loro assegnati accanto ai genitori e al bambino. Dopo l’introduzione, il sacerdote si rivolge ai genitori chiedendo prima il nome del bambino e poi cosa chiedono alla Chiesa per lui/lei. Dopo i genitori tocca al padrino e alla madrina: a loro si chiede di aiutare i genitori in questo compito. Si ascolta il Vangelo e il sacerdote rivolge a loro una piccola catechesi sul significato del battesimo. Seguono le litanie dei santi e l’unzione con l’olio dei catecumeni (quelli che si preparano al battesimo) ed è simbolo di forza contro ogni male. L’unzione si fa sul petto del bambino. Dopodiché si entra nella parte più importante del rito: viene benedetta l’acqua e ai genitori si chiede di recitare la professione di fede, con la rinuncia al male. Quindi il bambino viene bagnato sul capo tre volte nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Viene unto di nuovo ma stavolta con l’olio del crisma (dei consacrati) perché in Lui abita lo Spirito ed egli quindi è sacro a Dio appartenendogli come figlio. Si unge facendo un segno di croce sulla fronte. Infine si fa indossare la veste bianca, in segno della nuova rinascita in Gesù Risorto e si accende la candela segno della fede . La cerimonia vera e propria termina con il rito dell’effatà (che significa apriti): il sacerdote tocca il battezzato sulle orecchie e sulle labbra perché possa aprirsi alla Parola di Dio e un giorno parlare a tutti di Gesù. Infine si recita insieme il Padre nostro e si riceve la benedizione. Al termine il sacerdote compila l’atto di battesimo e fa firmare genitori e padrini.