II DOMENICA DOPO NATALE

Dal Vangelo SECONDO Giovanni 1-, 1- 18

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce…. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.

Egli doveva dare testimonianza alla luce…

L’evangelista Giovanni vuole porre al centro di tutte la cose, la più importante in assoluto e cioè Cristo. Alla luce di Cristo tutto ha un senso, tutto ha un fine, tutto ha una direzione. Partendo dalla Genesi fino ai giorni nostri la luce che brilla e sempre brillerà è la fede in quel bambino che abbiamo appena festeggiato; infatti ponendo lo sguardo alla Santa Famiglia, tutto ritrova un equilibrio e una normalità di vita. All’inizio di questo nuovo anno l’umanità intera ha bisogno di luce, di chiarezza, di una direzione da seguire e solo Gesù può chiarire ad ogni uomo il giusto cammino, la giusta strada da intraprendere. Chiediamo al Signore la grazia di imparare a misurare ogni cosa alla luce della sua Parola. All’inizio di questo nuovo anno, non focalizziamoci solamente sui buoni propositi e sui difficili cambiamenti che necessita il nostro cuore, ma chiediamoci il valore del tempo che passa e che ci chiede qual è il senso del nostro vivere. Giovanni questo senso lo ha individuato e con forza vuole testimoniarlo anche a noi; non è ciò che possediamo che ci fa felici, ma è come noi sappiamo condividerlo con gli altri; una persona egoista anche se ricca sarà cupa e triste, perché non saprà con chi condividere i suoi beni, ma una persona generosa e altruista gioirà nel condividere quel poco con persone amiche. La vera Luce è venuta nel mondo per farci comprendere il senso pieno delle cose e per mostrarci il volto di Dio che tanto attendavamo. “Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.” Però l’evangelista aggiunge che per comprendere Dio e la sua volontà, non occorre una conoscenza umana, ma una conoscenza illuminata dallo Spirito, infatti “non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.” Solamente chi vive ponendo lo sguardo verso Dio può riconoscere i segni della sua presenza e avere quella serenità che ci accompagna in tutte le fasi della nostra vita; infatti chi vive con Cristo sa porre lo sguardo nella giusta direzione. Dirigiamo i nostri occhi verso il nuovo anno verso Colui che è via verità e vita.
Don Thiago.