XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal Vangelo di Luca 14, 1.7-14

Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare…
Diceva agli invitati una parabola: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto…va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

PERCHÉ CHIUNQUE SI ESALTA SARÀ UMILIATO, E CHI SI UMILIA SARÀ ESALTATO

N

el Vangelo di questa domenica il Signore mette in evidenza l’importanza della gratuità e dell’umiltà. Durante un banchetto organizzato da uno dei capi dei farisei Gesù viene posto in una situazione di pericolo, perché questo invito lo pone sotto gli occhi di molti suoi nemici. Questa posizione che potrebbe apparire svantaggiosa viene usata da Gesù per annunciare a più persone possibili il Vangelo. Anche a noi può capitare che la vita ci ponga in qualche situazione umanamente svantaggiosa per testimoniare il nostro credo, però sta a noi fare come Gesù ed usare anche questo momento per annunciare la Buona Novella. Infatti come ci dice san Paolo “tutto concorre al bene di chi ama Dio” (Rm 8,28-30). Proseguendo il banchetto Gesù racconta due parabole per invitarci a non cercare i primi posti e per compiere le opere della vita con totale gratuità e disinteresse. Questi insegnamenti servono a noi per metterci in guardia dal pericolo del “DO UT DES”. Come diceva il teologo russo Endokimov, « L’umiltà è l’arte di trovarsi esattamente al proprio posto». Facciamo nostre le parole del Vangelo e operiamo il bene che ci è posto davanti per amore del Divin Maestro sapendo che noi possiamo essere quella matita che Dio usa per disegnare il suo capolavoro.

Don Thiago